Guida autonoma: la Mobilità nel terzo millennio

Guida autonoma: la Mobilità nel terzo millennio

I veicoli più moderni non si limitano a mettere in guardia il guidatore con segnali sonori, ma includono i sensori ADAS in un sistema di guida autonoma che sostituisce il guidatore in caso di pericolo.

Secondo la Society of Automotive Engineers (SAE) esistono 6 livelli di guida autonoma:

  1. Livello zero: non offre alcuna autonomia.

  2. Livello 1: prevede degli avvisi visivi o uditivi che mettono in guardia il guidatore in caso di situazioni pericolose rilevate da sensori montati a bordo, tra cui eventualmente una telecamera, che possono essere già inclusi nel veicolo o inseriti aftermarket. Le autovetture che dispongono di strumenti in autonomia di livello 1 sono in grado di intervenire su un unico aspetto della guida. Alcuni esempi sono il cruise control di Mercedes Benz, pioniere del settore sin dalla fine degli anni ’90, o l’assist per il mantenimento della corsia di Honda montato sulla sua Legend nel 2008.

  3. Livello 2: un’ automazione parziale permette all’automobile di intervenire su più funzioni quali accelerazione, frenata e direzione di guida. In questa categoria ricadono l’Autopilot di Tesla, il Supercruise di Cadillac e il Pilot Assist di Volvo. La Mercedes Classe S è di poco più avanti rispetto a un livello 2 classico, in quanto permette alla macchina di frenare autonomamente in prossimità di angoli, di mantenere una distanza di sicurezza adeguata e di ripartire quando il traffico si è diradato, grazie all’uso di dati satellitari. C’è poi il livello 2+, quello in cui desiderano posizionarsi la maggior parte delle case automobilistiche durante il 2019, che prevede il monitoraggio dei dintorni della macchina, nonché il monitoraggio di alcune funzioni del guidatore, tra cui la stanchezza.

  4. Livello 3: utilizzabile esclusivamente in determinate condizioni, questo sistema permette la gestione autonoma da parte dell’automobile di tutte le funzioni relative alla guida. Al contempo, però, la macchina può richiedere l’intervento umano del guidatore (che deve quindi essere sempre presente, anche se non deve mantenere le mani sul volante), per il superamento di altre macchine o l’attraversamento di un incrocio. L’unica casa che, a inizio 2019, si è avventurata in questo livello è Audi, con la sua A8.

  5. Livello 4: l’automobile raggiunge un livello di autonomia tale per cui al guidatore non è più richiesto prestare attenzione. Di fatto, il guidatore diventa un passeggero che potrebbe anche sedersi nel retro della vettura. Questa funzione sarà limitata ad aree circoscritte accuratamente mappate. La previsione di produzione è verso la metà del prossimo decennio.

  6. Livello 5: la guida autonoma dell’automobile non avrà più limiti. Si parla di automobile senzienti, che grazie a livelli avanzatissimi di Intelligenza Artificiale, prenderanno decisioni simili a quelle umane e saranno in grado di portare i propri passeggeri ovunque.
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