TRASPORTI AUTONOMI: LA NUOVA FRONTIERA AGILE

TRASPORTI AUTONOMI: LA NUOVA FRONTIERA AGILE

Seppure la Batmobile è probabilmente ancora una fantasia futuristica, i primi trasporti autonomi iniziano a farsi strada nel mercato mondiale

Vi ricordate la Batmobile? Compagna del solitario Batman, arrivava sempre in tempo per salvarlo da qualche nemico. Dotata di un autopilota completamente autonomo e di ogni comfort possibile, è il sogno di chiunque passi molto tempo a guidare.

Seppure la Batmobile è probabilmente ancora una fantasia futuristica, i primi trasporti autonomi iniziano a farsi strada nel mercato mondiale.

In particolare, vale la pena considerare 3 startup innovative, premiate da Forbes con il prestigioso premio 30 under 30, in quanto fondate tutte e tre da ragazzi sotto ai 30 anni di età.

EMBARK

embarkLa prima è Embark, fondata da Alex Rodrigues e Brandon Moak.  Abbandonato  il college e rifiutato un lavoro sicuro a GM Cruise, i due hanno deciso di dare piena espressione al loro amore per l’automazione, riuscendo nell’intento di raccogliere 47 milioni di dollari per costruire una  flotta  di tir autonomi a 18 ruote.

Pensati per percorrere le lunghissime autostrade americane, i tir non hanno bisogno di un autista per quasi l’intera durata del viaggio.

Al momento sono attivi tra Phoenix e Los Angeles, dove trasportano piccole quantità per Electrolux, ma Rodrigues e Moak hanno già in mente di utilizzarli per le rotte coast to coast, cioè da una costa all’altra del continente americano.

 

AEye

aeyeAltrettanto interessante è la startup di Jordan Greene, cofondatore di AEye, che ha raccolto 30 milioni di dollari per lanciare la produzione di sensori per la guida autonoma di camion e tir.

Appassionato di robotica e scienze cognitive, Greene ha studiato le specifiche esigenze dei caccia americani e dei sensori necessari per individuare il bersaglio, prima che il bersaglio spari al caccia.

Basandosi sui suoi studi, il team di AEye è riuscito a mimare la percezione visiva e sensoriale umana riproducendola su sensori robotici, tramite algoritmi avanzatissimi.

Non più solo intelligenza artificiale ai confini dell’innovazione. Questa azienda introduce il nuovo concetto della “percezione artificiale”, cioè sensori in grado di percepire come un essere umano ma di pensare come un robot, assicurando quindi una vasta capacità di calcolo e maggiore sicurezza.

Vi son infine Ugo Vollmer, Clement Renault e Antoine de Maleprade che, distaccandosi dal concetto di trasporto su terra, hanno aperto una nuova frontiera nel trasporto cargo via nave.

 

Shone

shoneShone, la startup che hanno fondato, desidera offrire un supporto a chi viaggia per molte ore sulle grandi navi cargo, tramite una serie di automazioni: vi è l’autopilota, che grazie ad un algoritmo proprietario, sensori AIS sulla nave, radar, GPS e numerose telecamere montate a bordo, è in grado di analizzare i dintorni della nave e predire il comportamento di altre navi, senza mai interrompersi o aver bisogno di riposo; un’interfaccia pensata apposta per ridurre l’affaticamento dei membri dell’equipaggio e un sistema di allerta in grado di dare l’allarme in caso di potenziale incidente; la capacità di autoriempire il cargo della nave, con il minimo intervento umano.

 

Questi giovanissimi imprenditori futuristici premiati da Forbes, con la loro visione proiettata al futuro, aprono piste inesplorate verso le nuove frontiere dell’innovazione.

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