L’IoT (Internet of Things) e le sue applicazioni nella sanità

L’IoT (Internet of Things) e le sue applicazioni nella sanità

Si sente molto parlare dell’Internet delle Cose, o per meglio dire, l’Internet degli Oggetti (IoT). Si tratta di un’evoluzione della rete, dove anziché le persone, sono gli oggetti a comunicare e scambiarsi informazioni su internet.

Tramite l’IoT (Internet of Things), oggetti inanimati sono in grado di acquisire informazioni su se stessi o di accedere ad informazioni aggregate da altri oggetti.
Basti pensare per esempio alle moderne sveglie che suonano prima perché hanno controllato la situazione del traffico nel percorso casa-lavoro, alle scarpe da ginnastica che comunicano tempi, velocità di corsa e distanza ad app sul cellulare o ai contenitori per medicinali che si accorgono se il paziente ha saltato una dose e avvisano i familiari.

Questa rivoluzione degli oggetti intelligenti ha molteplici applicazioni, ma tra i settori in cui avrà più modo di crescere spiccano il settore sanitario e quello della logistica e trasporti, in particolare la logistica del freddo.

L’IoT Medicale

L’IoMT, o Internet of Medical Things, è stata una tempesta inaspettata per il settore sanitario, tempesta che sembra continuerà anche in futuro.
Secondo uno studio di Aruba, attualmente il 60% delle organizzazioni sanitarie di tutto il mondo ha introdotto una serie di oggetti connessi all’interno delle loro strutture, ma questo numero dovrà aumentare già nel 2019, anno in cui, secondo lo studio, l’87% delle organizzazioni sanitarie adotterà le tecnologie legate all’IoT.

iot-medical

Il settore sanitario diverrà così uno dei più avanzati per quanto riguarda le implementazioni pratiche degli oggetti connessi.
Ad oggi il 73% delle organizzazioni sanitarie utilizza l’IoT per il monitoraggio e la manutenzione, il 50% effettua controllo a distanza e infine il 47% si avvale di servizi basati sulla localizzazione.

La Sanità delle Cose potrebbe rivelarsi particolarmente utile in Italia, dove la popolazione sta invecchiando rapidamente, per tenere d’occhio gli anziani, che spesso dimenticano di assumere i farmaci, o per facilitare esami di routine come quello del sangue.
Così, se un tempo l’anziano in difficoltà doveva avere la prontezza di spirito di chiamare aiuto, magari premendo un pulsante attaccato al collo, oggi esistono dispositivi che rilevano automaticamente che qualcosa non va e chiamano i soccorsi.

Oggi ci sono 3,7 milioni di dispositivi medici in uso che monitorano varie parti del corpo.
Essi svolgono una duplice funzione: allertano parenti o altri tutori in caso il paziente sia in difficoltà e inviano dati sull’utilizzo di particolari dispositivi medici alle aziende produttrici, affinché possano migliorare i prodotti offerti.

È importante capire che questi dispositivi, per quanto futuristici, non sostituiranno mai il personale medico competente ma piuttosto gli saranno di supporto monitorando i pazienti – in particolare quelli affetti da malattie croniche – e aiuteranno questi ultimi a seguire le indicazioni del medico.

Tra le tante applicazioni dell’IoT medicale in ambito monitoraggio ci sono:

  1. Sensori installati nel letto del paziente per monitorare parametri vitali come pressione arteriosa, battito cardiaco, ecc.
  2. Smart Tag, ovvero chip inseriti nei vestiti, sempre con funzione di monitoraggio e lettura dati.
  3. Braccialetti o altri wearable device, che possono rilevare i parametri vitali e inoltrare chiamate di emergenza in caso di anomalie.

Un rapporto di Allied Market Research prevede che entro il 2021 il mercato sanitario dell’IoT raggiunga 136,8 miliardi di dollari in tutto il mondo.

Stai cercando un servizio a temperatura controllata per la tua attività? Parliamone

Se hai trovato interessante l’articolo, ti invitiamo a leggere e scaricare gratuitamente il nostro magazine di settore Green Moving.

Condividi articolo: