Opinioni dal mondo Food & Beverage: le etichette smart
Alcune nuove tecnologie permettono ai consumatori un maggiore controllo sul cibo che mangiano, non solo in termini di valori nutrizionali. Sta infatti diventando possibile determinare il grado di freschezza dei prodotti surgelati o refrigerati grazie a speciali etichette, le cosiddette “etichette smart”. Stephen Dombroski, Senior Marketing Manager per i mercati food&beverage della QAD, Inc., Santa Barbara, California, racconta la sua visione in merito.
Non c’è da sorprendersi se in un supermercato vediamo i consumatori guardare il retro dei pacchetti per scoprire le informazioni sul prodotto e la sua data di scadenza: poter verificare aiuta ad evitare di ingerire cibo andato a male e quindi possibili intossicazioni alimentari.
Tuttavia, capita anche che nonostante la data di scadenza su un certo prodotto, per esempio il latte, sia ancora lontana, una volta versato il latte nella nostra tazza di cereali si scopre che è decisamente andato a male.
E se ci fosse un modo migliore (e meno disgustoso) per scoprirlo?
C’è, e si chiama “etichetta smart”. Si affianca all’etichetta standard che comunica ingredienti e valori nutrizionali, ma offre informazioni relative al ciclo di vita del cibo, e grazie a una piattaforma sensoriale che reagisce quando il cibo emette radicali liberi e altri residui, può indicarne l’eventuale deterioramento.
Una tecnologia simile viene già utilizzata nell’industria del freddo.
Per esempio, etichette sensibili alla temperatura indicano al consumatore se un certo cibo o una determinata bevanda sono alla giusta temperatura. Ma queste sono solo le basi della tecnologia.
Gli scienziati stanno cercando di determinare che tipo di impatto questa tecnologia potrebbe avere sulla vita di tutti i giorni.
Seppur ancora nella sua infanzia, questa nuova tecnologia potrebbe essere utilizzata nelle etichette del futuro per determinare in maniera chiara quando è necessario buttare via cibo non più in condizione ottimale.
Ma le etichette smart indicano molto più che il deterioramento del cibo e vantano molte altre applicazioni future.
Un giorno, per esempio, potrebbe essere possibile individuare le origini del cibo surgelato e le sue caratteristiche semplicemente scannerizzando un’etichetta, anche qualora fosse rimasto in freezer per diverso tempo.
Inoltre, questa tecnologia potrebbe essere usata per ottimizzare la produzione e la distribuzione dei prodotti e determinare andamenti futuri ed eventuali cambiamenti nell’approvvigionamento di materie prime.
Immaginate se tramite l’etichetta smart stampata su di un prodotto singolo, fosse possibile collegarsi ai dati figuranti nella licenza di imballaggio presenti sulle scatole e sui pallet usati per il trasporto, e quindi rintracciare tutte le informazioni di imballaggio e trasporto del prodotto. Le possibilità sono infinite.
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